domenica 17 giugno 2007

Parità? Dignità? Laicità?

Si parla e si straparla di Gay Pride in questi giorni... Come al solito, si sparano un sacco di cazzate..
Ci sono perfino parlamentari che invitano gli omosessuali a "pentiiiirsi finchè sono ancora in tempo"... E queste affermazioni, nel giugno 2007, vengono trasmesse alla televisione pubblica e privata come affermazioni autorevoli... Mi schifo ma non mi meraviglio... Ovvero, mi meraviglio, ma so benissimo con che mentalità si scontra chi lotta per l'uguaglianza dei diritti civili per tutti... So che per alcuni, anzi, per molti, chiedere pari diritti nonostante sesso, sessualità e determinazione etnica è realmente assurdo, e in un mondo in cui è concesso ed apprezzato pensarla così, non ci si può realmente meravigliare poi per certe affermazioni...
M'infastidisce tremendamente l'atteggiamento di parte del governo, mi trovo solo in parte rincuorata da alcune figure che paiono ricoprire degnamente i ruoli a loro assegnati..
Il ministro per le Pari opportunità (e quasi mi sento in dovere di ringraziare per l'esistenza di tale ministero!!), Barbara Pollastrini, dichiara: "Vorrei che tutti gli schieramenti del mondo politico, di destra e di sinistra, credenti e non facessero uno scatto e capissero che riconoscere i diritti e rispettare le persone e' l'unico modo per costruire un'etica pubblica condivisa, una convivenza e maggiore civiltà". A leggerlo così, non sembrerebbe quasi ovvio?? Mah, aspetto con ansia il giorno in cui le persone cominceranno a capirlo veramente..
Come giustamentissimamente sottolineato poi dal ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero: “Non si possono lasciar passare gli insulti e l’omofobia, né lasciare solo chi chiede di poter esprimere le proprie relazioni sessuale. C’è una cultura da capro espiatorio che si fa sulla pelle degli omosessuali, degli immigrati, degli zingari, a volte delle donne”. Dalle sue parole, o forse da come io interpreto le sue parole in base al mio pensiero, trapela un senso di amarezza nei confronti di chi continua a ripetere che "ci sono cose più urgenti a cui pensare", senza rendersi conto del fatto che qui si parla di diritti civili importantissimi, e che senza la volontà di risolvere queste spinose questioni in maniera, appunto, civile, lo stato non può sperare di andare molto lontano...

Breve, nota personale... Ricordate il caso del sedicenne torinese che si suicidò inquanto additato come gay? Mi chiedo quand'è che si comincerà a dire chiaro e tondo che questo non sarebbe dovuto succedere perchè "sei gay" non dovrebbe essere considerato un tremendo insulto...

Comunque mi fa piacere leggere e sentire che il gay pride di quest'anno è stato pienissimo di gente, gay, lesbiche, trangender, transessuali ed eterosessuali... Io non c'ero, ma, nonostante nota e recidiva eterosessuale, ho voluto dire la mia..

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